martedì 8 settembre 2015

Le cameriere: a ognuna il suo ruolo

Uno dei lavori più comuni per le ragazze che non avevano avuto la fortuna di nascere in seno a una buona famiglia era quello della cameriera che per alcune poteva durare anche per tutto il corso della loro vita, e per altre terminava con il loro matrimonio. Essendo alle donne preclusi moltissimi lavori la maggioranza di loro finivano a lavorare come domestiche. L’apprendistato cominciava intorno ai 12/13 anni di età, a volte anche verso gli 8/9 anni, e la prima casa in cui trovavano servizio si trovava a poca distanza dalla loro, ma a mano a mano che l’età aumentava trovavano lavoro in case sempre più distanti, cambiando anche città, dalle loro tanto che non di rado capitava che vi facessero ritorno solo un paio di volte l’anno durante i giorni di festa.
La sveglia delle cameriere era fissata per le cinque e mezza questo perché al risveglio dei padroni di casa tutto doveva già essere pronto per la colazione. Verso le dieci e mezza di notte avevano l’obbligo di rientrare nelle loro camere e la governate passava di camera in camera per spegnere loro candele e lumi. L’orario di lavoro era massacrante e metteva le cameriere a dura prova che tuttavia non avendo nessun diritto erano costrette a sopportare e andare avanti. Come primo lavoro alle ragazze veniva in genere assegnato il compito di sguattera di cucina o lavapiatti. Il lavoro costituiva nell’andare a prendere l’acqua dal pozzo per portarlo al camino dove veniva poi riscaldata, lavavano i piatti e si assicuravano che il fuoco non si spegnesse. Per evitare che accadesse alcune ragazze dormivano accanto al camino. Alle altre venivano assegnate stanze nella parte meno accogliente della casa. Poco sopra di loro c’erano le ragazze di cucina il cui compito era quello di aiutare la cuoca nella preparazione del pranzo, tagliando verdure e rimescolando le zuppe tutto sotto il controllo attento della cuoca.
Vi erano poi altri ruoli che le cameriere svolgevano. La lattaia era una figura intermedia e suo compito era la mungitura e il trasporto del latte alla cucina o alle latteria dove provvedeva a cagliare la panna e fare il burro. La cuoca era la regina della cucina e si occupava di decidere il menu del giorno con la padrona di casa. Rispetto alle altre cameriere si trovava un gradino sociale più in alto, quasi alla pari con quello della governante. La cameriera semplice dipendeva dalla governante e aveva vari compiti che comprendevano la pulizia delle camere e la lucidatura degli oggetti e delle posate. Tenevano vivi i fuochi e sostituivano il carbone.
Subito dopo veniva la cameriera di alto livello che avevano il ruolo di cameriere personali. Come il valletto, la cameriera personale seguiva la sua padrona nei suoi viaggi e aveva il compito di assicurarsi che la padrona vestisse sempre alla moda. Le ragazze che svolgevano tale ruolo erano molto giovani ma, per i loro talenti, erano tenute in considerazione al pari delle più anziane. Verso i trent’anni una cameriera personale poteva cercare marito o un’occupazione come governante. Se non trovava altro e aveva risparmiato qualche soldo poteva anche pensare di aprire un negozio di merceria o modisteria. Per le cameriere era vietato avere corteggiatori o innamorati. Se accadeva e venivano scoperte c’era per loro il licenziamento immediato.

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