domenica 6 settembre 2015

Ivan IV detto Il Terribile

Ivan in Terribile, Bisiach

 Alto, massiccio, crudele, onnipotente, definito "Il terribile" per il suo carattere spietato, a soli 17 anni, Ivan IV si autonominò "zar" di Russia.
La parola zar deriva da Caesar, cioè il titolo degli imperatori romani. Fra l'altro, tra gli ascendenti di Ivan, c'era Ivan III che aveva sposato Zoe, detta Sophia, Paleologa, figlia di Tommasol Paleologo, che aveva il titolo di imperatore di Costantinopoli.
Ivan ereditò il titolo di principe di Moscovia, ma il potere e la reggenza rimasero in mano alla amatissima madre Elerna Glinskaja che, con polso fermo, si oppose ai "boiardi", che erano proprietari terrieri finanziatori delle casse reali. Essi avrebbevo voluto sottometterla insieme al figlio.
Elena morì, forse avvelenata, dopo soli cinque anni e i boiardi dominarono il piccolo Ivan, orfano di otto anni, e controllarono il Principato.
Giò all'età di quattordici anni Ivan aveva un fisico imponente e dava i primi segni del suo tremendo carattere: incaricò due bracconieri di catturare il capo della famiglia Sujskij, cioè dei boiardi che lo controllavano, e lo fece strozzare in sua presenza assistendo impassibile alla scena.
Il 16 Gennaio 1547, Ivan IV definito poi "il Terribile", al'età di soli 17 anni, fu incoronato a Mosca e si autonominò primo zar di Russia: eccolo ritratto in un dipinto, oliio su tela, del pittore russo Ilya Repin. Già a 14 anni Ivan aveva un fisico imponente e aveva dato i primi segni del suo carattere spietato che gli valse il titolo di "Terribile" e che, nel 1581, durante una crisi di violenza, lo portò addirittura ad uccidere l'amatissimo figlio ed erede Dimitri. Pochi anni dopo, 18 Marzo 1584, Ivan morì, tormentato dai rimorsi.

Ivan IV, Viktor Vasnecov, 197
A diciassette anni, diventato zar, si circondò di una corte di nobili giovinastri che, per quattro anni, furono i suoi compagni di giochi stravaganti: appena scendeva la sera, andavano in giro per le strade di Mosca a bastonare duramente qualsiasi malcapitato si trovasse loro davanti. Andavano anche in cerca di giovani ragazze e le violentavano spietatamente.
Poi Ivan impose con un editto a tutti i boiardi di inviare a Mosca le loro giovani figlie per scegliere tra esse la propria moglie. Arrivarono 1200 ragazze tra le quali ne scelse una bellissima, proveniente da una famiglia nobile della provincia: Anastasia Romanovna Zacharina, che fu una moglie dolce e fedele. E nei suoi terribili sbalzi di umore fu l'unica capace di placarlo.
Al matrimonio e alla nascita del piccolo Dimitri, seguì la conquista dei "canati" di Kazan e di Astrakan, con il tentativo di mdoernizzare la Russia, aprendo le porte all'Europa.
Alla precoce morte dell'amatissima moglie, Ivan fu preso da una furia omicida. Ordinò, a capriccio, migliaia di esecuzioni. Poi, colto dai rimorsi e dalla paura della mano di Dio, si recò in pellegrinaggio da un monastero all'altro, ordinando di pregare per le sue vittime. Contemporaneamente, svolse una politica estera di grande espansione territoriale. Puntò alla Crimea e sul Mar Baltico, e fece guerra contro Polonia e la Livonia.
Seguirono a Mosca una serie di processi con relative  condanne capitali contro i boiardi, accusati di  connivenza con il re di Polonia. Convinto che ogni azione dello zar fosse ispirata da Dio, considerò ogni opposizione un'eresia, anche quella del santo metropolìta Filippo, il quale, avendogli rifiutato l'assoluzione, fu strangolato.
Nel 1581, durante una crisi di violenza, uccise perfino l'amatissima figlio Dimitri.
E poco dopo Ivan morì, tormentato da atroci rimorsi.








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